Sole e Pelle: Comprendere l’Eritema Solare

Il sole, simbolo di estate e serenità, può tuttavia diventare un nemico silenzioso se non rispettiamo alcune regole di base. L’eritema solare è una tra le conseguenze più frequenti di un’esposizione al sole incauta. Nel seguente articolo, scopriremo insieme cosa significa e come affrontarlo.

 

Cos’è l’Eritema Solare: un nemico silenzioso 

L’eritema solare, un’infiammazione della pelle che può manifestarsi con prurito e arrossamento, deriva da un’esposizione al sole prolungata e non protetta. Va da una semplice scottatura superficiale fino a ustioni di primo e secondo grado. È particolarmente dannoso per i bambini sotto i 3 anni e per gli anziani, i cui strati cutanei sono più sottili e la produzione di melanina ridotta.

 

Cosa Causa l’Eritema Solare: i raggi ultravioletti in azione 

La causa principale dell’eritema solare è una sovraesposizione ai raggi ultravioletti, sia naturali che artificiali. Questo fenomeno si verifica soprattutto nelle prime esposizioni solari, quando la pelle non ha ancora accumulato abbastanza melanina, il pigmento che la protegge naturalmente. È più frequente nelle persone di fototipo I e II, caratterizzati da pelle chiara, capelli biondi o rossi e occhi azzurri o verdi.

 

I Sintomi dell’Eritema Solare: un campanello d’allarme per la nostra pelle 

I sintomi dell’eritema solare compaiono solitamente da 1 a 24 ore dopo l’esposizione al sole e includono bruciore, dolore, gonfiore, secchezza e prurito. In casi più gravi, possono comparire anche febbre, brividi, mal di testa, vertigini, nausea, vomito, debolezza e stato confusionale. Se riscontri uno o più di questi sintomi, è importante contattare un medico.

 

Diagnosi e Cura dell’Eritema Solare: un percorso verso la guarigione 

La diagnosi dell’eritema solare avviene attraverso un esame obiettivo e l’anamnesi, mentre la cura può variare a seconda della gravità. Solitamente, l’eritema guarisce spontaneamente in 4-5 giorni, durante i quali è importante evitare ulteriori esposizioni solari. Tra i trattamenti più comuni troviamo impacchi con acqua fresca, applicazione di prodotti lenitivi, assunzione di antinfiammatori e cortisonici, idratazione e una dieta ricca di alimenti con betacarotene, vitamine A, C ed E.

 

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