La pertosse, nota anche come tosse convulsa o tosse canina, rappresenta una sfida significativa nel campo della salute pubblica. Si tratta di un’infezione delle vie respiratorie, altamente contagiosa, causata dal batterio Bordetella pertussis. Sebbene esistano altri batteri simili, come Bordetella parapertussis e Bordetella holmesii, questi ultimi tendono a provocare sintomi meno gravi. La pertosse colpisce individui di tutte le età, ma è particolarmente pericolosa nei bambini di età inferiore ai 5 anni e, in modo ancor più marcato, nei lattanti con meno di 6 mesi. La gravità della malattia in questa fascia di età può talvolta portare a esiti fatali. Una caratteristica peculiare della pertosse è che l’immunità, sia naturale sia quella acquisita tramite vaccinazione, tende a diminuire nel tempo, a differenza di altre malattie infantili.
**Epidemiologia e Prevenzione**
La pertosse è presente in tutto il mondo, ma grazie alla vaccinazione introdotta nell’infanzia, i casi sono drasticamente diminuiti nei paesi sviluppati. Tuttavia, la malattia rimane diffusa in aree con coperture vaccinali insufficienti. Anche nei paesi con elevati tassi di vaccinazione, la pertosse può verificarsi, spesso a causa della mancata somministrazione dei richiami vaccinali, che portano a una perdita progressiva dell’immunità. Il controllo efficace della pertosse in questi contesti dipende dall’attuazione di politiche sanitarie mirate e dalla sensibilizzazione sulla necessità di mantenere elevati tassi di vaccinazione.
**Sintomi e Fasi della Malattia**
La pertosse inizia con un periodo di incubazione di 7-10 giorni e si manifesta in diverse fasi:
- **Stadio Catarrale**: Inizialmente, i sintomi sono simili a quelli del raffreddore comune, come naso che cola, occhi arrossati e lacrimosi, mal di gola e tosse lieve. Questa fase dura circa 1-2 settimane.
- **Stadio Parossistico/Convulsivo**: Successivamente, la tosse diventa più intensa e parossistica, accompagnata da difficoltà respiratorie, attacchi di tosse seguiti da suoni inspiratori caratteristici (urlo inspiratorio) e, talvolta, vomito. Questa fase può durare da 1 a 6 settimane, o anche oltre.
- **Stadio della Convalescenza**: Caratterizzato da un progressivo miglioramento dei sintomi.
**Diagnosi**
Diagnosticare la pertosse nelle sue fasi iniziali può essere complesso, poiché i sintomi somigliano a quelli di comuni malattie respiratorie. La diagnosi può avvenire tramite:
– **Coltura batterica**: prelevando un campione dal rinofaringe.
– **Reazione a catena della polimerasi (PCR)**: un test più rapido e sensibile rispetto alla coltura.
– **Esami del sangue**: per controllare il numero dei globuli bianchi.
– **Radiografia del torace**: utile per rilevare complicanze come la polmonite.
– **Esami sierologici**: per misurare gli anticorpi specifici nel sangue.
**Trattamento**
Il trattamento principale è l’uso di antibiotici, come l’eritromicina. L’inizio precoce della terapia antibiotica può ridurre la durata della contagiosità e, in alcuni casi, la durata della malattia. Altri trattamenti possono includere farmaci antitosse e sedativi.
**Consigli per la Gestione dei Sintomi**
– Mantenere un’adeguata idratazione, soprattutto nei neonati e bambini piccoli.
– Pasti piccoli e frequenti per ridurre il rischio di vomito post-tussivo.
– Coprire la bocca durante la tosse e lavarsi spesso le mani.