Cortisonici: cosa sono e a cosa servono?

I cortisonici, noti anche come farmaci corticosteroidi, corticosteroidi o farmaci antinfiammatori steroidei, sono medicinali sintetici con una struttura chimica simile agli ormoni corticosteroidi prodotti naturalmente dal nostro corpo, in particolare dalle ghiandole surrenali. Questi farmaci sono utilizzati per le loro proprietà antinfiammatorie e immunosoppressive. In questo articolo, esamineremo più da vicino cosa sono i cortisonici, a cosa servono e come vengono utilizzati.

 

Storia e scoperta

Il cortisone, un ormone prodotto naturalmente dal nostro organismo, fu scoperto per la prima volta dal chimico americano Edward C. Kendall. Grazie a questa scoperta, Kendall, insieme al medico statunitense Philip S. Hench e al biochimico polacco Tadeusz Reichstein, vinse il premio Nobel per la medicina e la fisiologia nel 1950 per la scoperta degli ormoni della corteccia surrenale, delle loro strutture e delle loro funzioni. Dopo questa scoperta, la ricerca nel campo dei cortisonici ha continuato a progredire, portando allo sviluppo di numerosi farmaci cortisonici oggi disponibili.

 

Indicazioni terapeutiche

I cortisonici sono utilizzati per il trattamento di diverse patologie, tra cui malattie autoimmuni e altre condizioni mediche. Tra le varie indicazioni terapeutiche dei cortisonici, possiamo citare:

  • Trattamento di patologie autoimmuni
  • Trattamento di malattie infiammatorie
  • Trattamento di malattie allergiche

Inoltre, alcuni cortisonici sono utilizzati anche in ambito veterinario, nelle dosi e formulazioni appropriate.

 

Modalità di somministrazione

I cortisonici sono disponibili in diverse forme farmaceutiche e possono essere somministrati attraverso diverse vie, tra cui:

  • Via orale (compresse, soluzioni orali, ecc.)
  • Via topica e locale (creme e unguenti cutanei, colliri, pomate oftalmiche, spray nasali, ecc.)
  • Via inalatoria (erogatori, aerosol, ecc.)
  • Iniezione intramuscolare o endovenosa (soluzioni per iniezione o infusione, ecc.)
  • Iniezione intra-articolare (soluzioni adatte a questa via di somministrazione)

 

Interazioni farmacologiche

I cortisonici possono interagire con altri farmaci, e la natura di queste interazioni può variare in base al principio attivo e alla via di somministrazione. Per maggiori informazioni sulle interazioni specifiche di un determinato cortisonico, si consiglia di consultare il foglietto illustrativo del medicinale o di chiedere consiglio al medico.

Meccanismo d’azione

I cortisonici agiscono principalmente attraverso due meccanismi d’azione per esercitare i loro effetti terapeutici (antinfiammatori e immunosoppressivi):

  1. Riduzione dell’attività dei mediatori che sfruttano il sistema immunitario per attivare i processi infiammatori
  2. Interferenza con il funzionamento delle cellule che compongono il sistema immunitario.

 

Effetti collaterali

Gli effetti collaterali dei cortisonici dipendono principalmente dalla dose utilizzata e dalla durata del trattamento. Possono variare in base alla via di somministrazione e, talvolta, al principio attivo impiegato. In generale, i cortisonici utilizzati per brevi periodi di tempo dovrebbero essere ben tollerati dalla maggior parte delle persone. Tuttavia, un utilizzo eccessivo o prolungato nel tempo può causare diversi effetti indesiderati, tra cui:

  • Alterazioni dell’umore
  • Aumento di peso
  • Ritenzione idrica
  • Osteoporosi
  • Cataratta
  • Glaucoma

È importante ricordare che l’uso di cortisonici per lunghi periodi può causare una riduzione della produzione di cortisone endogeno da parte delle ghiandole surrenali. Pertanto, se il trattamento con cortisonici viene interrotto bruscamente, possono manifestarsi disturbi connessi alla mancanza dell’ormone, come la sindrome da deprivazione. Per questo motivo, la terapia con cortisonici non deve mai essere interrotta bruscamente, ma in maniera graduale, riducendo lentamente la dose, secondo le indicazioni mediche ricevute.

 

Uso in gravidanza e allattamento

Molte donne in gravidanza o che allattano al seno devono evitare l’uso di cortisonici, pertanto è importante informare il medico della propria condizione prima di iniziare il trattamento con questi farmaci. Alcuni principi attivi in alcune forme farmaceutiche possono essere utilizzati durante la gravidanza e l’allattamento, ma solo se il medico lo ritiene necessario e dopo un’attenta valutazione dei potenziali rischi.

 

Controindicazioni

L’uso dei cortisonici è controindicato in caso di allergia nota al principio attivo o ad uno o più degli altri componenti del medicinale. Altre controindicazioni possono includere:

  • Infezioni in atto
  • Presenza di malattie infettive
  • Ulcera peptica

Le controindicazioni specifiche possono variare a seconda del cortisonico preso in considerazione e della via di somministrazione. Per ulteriori informazioni, consultare il foglietto illustrativo del medicinale o chiedere consiglio al medico.

Conclusioni

I cortisonici sono farmaci potenti e versatili utilizzati per il trattamento di una vasta gamma di patologie. È importante conoscere le loro indicazioni terapeutiche, modalità di somministrazione, effetti collaterali e controindicazioni per garantire un uso sicuro ed efficace. In caso di dubbi o domande, consultare sempre il medico o il farmacista prima di iniziare un trattamento con cortisonici.

 

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